Tre i punti fondamentali innovativi in tema di rottamazione delle cartelle di pagamento racchiusi nell’art.1 del Decreto fiscale collegato alla Manovra 2018. (D.L. 148/2017).

 

Il primo, interessa i contribuenti che sono decaduti dalla prima rottamazione in quanto non hanno adempiuto ai termini di pagamento delle rate in scadenza nei mesi di luglio e settembre 2017. Tali contribuenti hanno tempo fino al 30 novembre 2017 per versare quanto dovuto.

 

Il secondo importante punto è quello che riguarda i contribuenti non ammessi alla precedente rottamazione e quindi i soli carichi definibili compresi in piani di dilazione in essere alla data del 24 ottobre 2016, per i quali il debitore nei tempi prestabiliti non ha provveduto al tempestivo pagamento di tutte le rate degli stessi piano scadute al 31 dicembre 2016. Il contribuente escluso può rientrarvi nuovamente presentando istanza di adesione on line entro il 31 dicembre 2017 indicando le modalità che si vogliono adottare per il pagamento del pregresso . Il contribuente è tenuto a pagare in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2018, le rate scadute e non pagate (si intende le rate che erano da versare entro 31 dicembre 2016). Successivamente con un numero massimo di tre rate di pari ammontare, scadenti nei mesi di settembre , ottobre e novembre 2018 , dovrà pagare le somme dovute a seguito della rottamazione. L’agente di riscossione comunica ai debitori che hanno presentato istanza entro il 31 marzo 2018 l’importo delle rate scadute e non pagate ed entro il 31 luglio 2018 l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché delle relative rate e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse. Il mancato o irregolare pagamento del debito pregresso entro il 31 maggio 2018 determina automaticamente l’improcedibilità dell’istanza.

 

Infine, l’ultima novità riguarda nel dettaglio i carichi affidati dal 1° gennaio al 30 settembre 2017 che pertanto possono essere estinti mediante definizione agevolata. Anche per questa nuova rottamazione è necessario controllare il momento in cui i credito erariale è uscito dalla disponibilità dell’ente creditore ed è per questo che il contribuente deve chiedere all’Agenzia delle Entrate – Riscossione la stampa dell’estratto di ruolo per conoscere l’entità delle somme definibili. La dichiarazione di adesione va presentata entro il 15 maggio 2018 con il modello online dal 31 ottobre scorso. Entro il 30 giugno 2018 l’Agenzia delle Entrate presenterà il conto della nuova rottamazione da saldare in una o cinque rate, la prima delle quali in scadenza il 31 luglio 2018, l’ultima il 28 febbraio 2019.

 

Fonte : FiscoOggi.it