Una mini-moratoria di 5 giorni per l’invio dei corrispettivi telematici al fisco rispetto alla data dell’operazione.

Non ci sarà bisogno di rincorrere disperatamente il segnale o una copertura di rete per adempiere al nuovo obbligo dell’invio online dei dati di scontrini e ricevute al via il 1° luglio 2019 per chi ha volume d’affari superiore a 400mila euro e per tutti dall’inizio del prossimo anno.

 

La nuova App

 

Per cercare di rendere meno traumatico il nuovo adempimento le Entrate stanno già sperimentando con il partner tecnologico Sogei la procedura web e da dispositivi mobili con l’intenzione di arrivare a una vera e propria App da aggiornare costantemente. In questo modo, basterà anche uno smartphone o un tablet all’esercente per adempiere alla trasmissione telematica.

In ogni caso, il sistema sarà a prova di raggiri. Sia per l’utilizzo della App sia per accedere ai 5 giorni di moratoria il dato da comunicare dovrà essere “sigillato” e quindi non modificabile. In questa direzione una risposta potrebbe arrivare dalla memorizzazione da effettuare comunque alla data dell’operazione.

 

Gli esoneri

 

A garantire la disponibilità della rete di trasmissione è in arrivo anche un decreto del Mise che fisserà gli esoneri dall’invio telematico dei corrispettivi in presenza di oggettivi problemi di connessione. Di fatto, dovranno essere individuate le aree con segnale più debole e che comportano difficoltà oggettive di collegamento.

Un provvedimento attuativo che viaggia in parallelo con quello a cui sta lavorando come capofila il ministero dell’Economia sulle categorie esonerate. Un decreto , anche questo in dirittura d’arrivo, che sarà strutturato lungo due direttrici: la conferma di alcune delle esclusioni già previste dal decreto 696/1996 per quanto riguarda l’obbligo di emissione di scontrini e ricevute e la previsione di un margine di tolleranza per chi svolge attività marginali rispetto a quelle principali. Un tema su cui va registrato il chiarimento delle Entrate con la risoluzione 47/E (si veda l’articolo a lato).

Tra gli altri, ad esempio, rimarranno fuori dall’obbligo di trasmissione telematica taxi, Ncc, produttori agricoli, giornalai, così come chi opera nel settore dei giochi con scommesse e new slot (come anticipato dal Sole 24 Ore del 3 maggio scorso). In pratica, si tratta di categorie che vendono prodotti soggetti ad accisa o aggi, oppure perché relativi ad attività marginali o per le quali l’adempimento poteva risultare poco agevole.

 

Tempi stretti

 

Comunque il tempo stringe, come hanno fatto notare a più riprese associazioni di categoria e professionisti. A questi ultimi non è sfuggito il fatto che non saranno rispettati i 60 giorni richiesti dallo Statuto del contribuente per l’emanazione delle regole attuative di nuovi obblighi o adempimenti.

Anche ipotizzando un arrivo in settimana del decreto, il termine del 1° luglio è sempre più vicino. Una considerazione che lascerebbe intendere già una richiesta preventiva di proroga o di differimento del termine di debutto.

 

Fonte: Quotidiano del Fisco