E’ arrivata la firma del ministro dell’economica , Giovanni Tria, alla proroga dei versamenti del 1°luglio. Un primo passaggio formale al Dpcm che sposta il termine di versamento di fatto al 22 luglio . La proroga dei versamenti del 1° luglio allarga il raggio d’azione e punta a coinvolgere oltre 5 milioni di partite Iva. Nel perimetro oltre ad autonomi, ditte e società soggette per il primo anno ai nuovi Isa (indicatori sintetici di affidabilità fiscale), sono destinati a entrare anche minimi e forfettari e una serie di contribuenti “collegati” a chi deve compilare le pagelle fiscali come, ad esempio, i soci di società di persone e quelli di Srl in trasparenza o i collaboratori di imprese familiari. Un primo passaggio formale che dovrà essere completato con la firma anche del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e la successiva registrazione alla Corte dei conti prima dell’approdo finale in Gazzetta Ufficiale.

Il Dpcm firmato ieri da Tria ricalca a grandi linee quello adottato nel 2016 che, appunto, si estendeva, oltre che ai contribuenti soggetti (all’epoca) a studi di settore, anche a una serie di contribuenti “collegati” a questi ultimi e a professionisti e mini-imprese nel regime dei minimi e dei forfettari. Questi ultimi, tra l’altro, potrebbero essere notevolmente aumentati quest’anno non solo per effetto delle nuove aperture di partite Iva 2018 ma anche per il passaggio al regime dopo i requisiti più ampi previsti dall’ultima legge di Bilancio. Come anticipato sul Sole 24 Ore del 25 maggio scorso, la proroga sarà fino al 20 luglio che, cadendo di sabato, farà slittare il termine automaticamente a lunedì 22 luglio. Gli effetti si ripercuoteranno anche sulla data per chi deciderà di versare con la maggiorazione dello 0,40%: la scadenza, in questo caso, sarà il 21 agosto (i 30 giorni successivi alla nuova scadenza).